Dimentica la corsa — nel 2025 il vogatore diventa un vero must per chi vuole spingere al massimo il sistema cardiovascolare. Perché? Perché, secondo gli esperti, proprio il canottaggio migliora il VO₂ max — il consumo massimo di ossigeno da parte del corpo — più di qualsiasi altro esercizio cardio.
Dimentica la corsa — nel 2025 il vogatore diventa un vero must per chi vuole spingere al massimo il sistema cardiovascolare. Perché? Perché, secondo gli esperti, proprio il canottaggio migliora il VO₂ max — il consumo massimo di ossigeno da parte del corpo — più di qualsiasi altro esercizio cardio.
Il VO₂ max è un indicatore che misura quanto efficacemente il tuo cuore pompa ossigeno ai muscoli durante l’attività fisica. Più alto è questo valore, migliore è la tua resistenza e più veloce sarà il recupero dopo l’allenamento. Ed è qui che il vogatore fa la differenza.
Innanzitutto, durante il canottaggio lavorano quasi tutti i grandi gruppi muscolari: gambe, glutei, core, schiena e braccia. Questo non solo spinge il cuore a lavorare al massimo, ma allena tutto il corpo. Studi dimostrano che solo 8 settimane di allenamento regolare sul vogatore (3 volte a settimana per 30 minuti) aumentano il VO₂ max di circa il 10%.
In secondo luogo, a differenza della corsa, che mette sotto stress le articolazioni e ti limita in base al peso corporeo, il canottaggio è più gentile con ginocchia e anche. Puoi lavorare ad alta intensità senza rischio di infortuni, perché seduto sul vogatore non impatti il terreno né sovraccarichi le articolazioni.
Il canottaggio è un esercizio completo. Ecco cosa entra in gioco:
Quadricipiti e glutei — spingono;
Muscoli posteriori della coscia — stabilizzano le ginocchia;
Muscoli della schiena e addominali — mantengono il corpo stabile;
Gran dorsale, romboidi, deltoidi posteriori e bicipiti — tirano la maniglia;
Trapezio, muscoli della cuffia dei rotatori e avambracci — mantengono stabile la spalla e la presa;
Inoltre, i flessori dell’anca e i muscoli anteriori della tibia — riportano il sedile in posizione iniziale.
Una tecnica corretta è la chiave per la sicurezza. Movimenti errati possono causare infortuni, specialmente a ginocchia e anche, quindi è importante rispettare la sequenza: gambe → corpo → braccia nella spinta e l’inverso nel ritorno.
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