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SOLDI

Perché lavori davvero? Sii onesto — solo per il pane?

Se il **lavoro** servisse solo a mettere qualcosa in tavola, avremmo già trovato il modo di farlo insieme, in **pace** e con un po’ di **saggezza**. La vera **fame** si risolve facilmente. Ma oggi non è quella a guidarci.

Se il **lavoro** servisse solo a mettere qualcosa in tavola, avremmo già trovato il modo di farlo insieme, in **pace** e con un po’ di **saggezza**. La vera **fame** si risolve facilmente. Ma oggi non è quella a guidarci.

Come scrive menscult.net, la maggior parte degli uomini moderni non lavora più solo per sopravvivere. Facciamo straordinari, ingoiamo stress, ci bruciamo — non per **bisogno**, ma per una **fame insaziabile**.

Una fame che non si placa mai

Non è sete d'acqua, né fame di senso. È un'ossessione per l’**abbondanza** — ma un’abbondanza **vuota**. Vogliamo “di più”, non perché ci serva, ma perché lo vediamo negli altri.

Questa **avidità smisurata** è la miccia che incendia il tessuto sociale. Distrugge squadre, allontana amici, spezza famiglie. Una società dove tutti vogliono tutto... è una società pronta a **collassare**.

E tu, dove sei in tutto questo?

Quando scorri i social e provi quel pizzico di invidia — eccola lì. Quando desideri un nuovo giocattolo anche se quello vecchio funziona — è lei. È quella **frustrazione interna** che si traveste da **ambizione**.

E più vai avanti, più ti dimentichi il perché hai iniziato. Per lo **stipendio**? Il riconoscimento? O per cosa, esattamente?

Forse è il momento di fermarsi un attimo

Non è un invito a mollare tutto. È una domanda semplice: se domani avessi tutto ciò che desideri... saresti davvero **soddisfatto**? O vorresti ancora qualcosa di più?

Secondo menscult.net, solo chi riesce a dare un **significato reale** al proprio lavoro può davvero dire: “Ok. Ora **vivo**. Non sto solo sopravvivendo”.

Dopo il “di più”, cosa resta?

La vera **ricchezza** non è nel conto in banca. È nella tua **mente**, nella tua **salute**, nei tuoi **rapporti**, nella tua **libertà**. Sta nella capacità di dire no. Di mollare. Di distinguere tra **desiderio** e **dipendenza**.

Non è facile. Va contro tutto ciò che ci hanno insegnato. Ma è possibile.

Allora, chiediti con sincerità: lavori per **vivere**? O vivi solo per **lavorare**?

Perché lavori davvero? Sii onesto — solo per il pane?
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