In un mondo che glorifica la vittoria, il lasciare viene spesso visto come una sconfitta. Ci insegnano a rompere tutto alle spalle, a svalutare ciò che abbandoniamo, a chiudere i capitoli con un finto senso di superiorità. Ma la vera forza maschile sta nel sapere concludere con rispetto e dignità.
In un mondo che glorifica la vittoria, il lasciare viene spesso visto come una sconfitta.
Ci insegnano a rompere tutto alle spalle, a svalutare ciò che abbandoniamo, a chiudere i capitoli con un finto senso di superiorità.
Ma la vera forza maschile sta nel sapere concludere con rispetto e dignità.
È facile andarsene svalutando tutto ciò che è stato.
È difficile riconoscere il valore vissuto, vedere la bellezza di ciò che si è condiviso, e avere comunque il coraggio di dire: è tempo di andare.
Un vero uomo è colui che sa onorare il passato senza restarne prigioniero.
È facile andarsene da feriti, accusando l’altro di essere stato un aggressore.
È difficile vedere l’umanità nell’altro, accettare le ferite, e partire senza portarsi dietro odio.
Le ferite accolte con rispetto diventano saggezza.
È facile credere di essere cresciuto più dell’altro.
È facile sentirsi migliore.
È difficile ammettere che siamo semplicemente diversi, non superiori.
La vera nobiltà si misura nel modo in cui onoriamo ciò che lasciamo.
È facile trovare difetti per giustificare la propria partenza.
È difficile riconoscere il grande e il prezioso, e partire comunque, permettendosi di soffrire.
Chi sa piangere ciò che perde, sa anche vivere pienamente ciò che lo attende.
È facile andarsene quando sei totalmente convinto della scelta.
È difficile partire senza certezze, seguendo solo un sentimento interno che ti dice che la tua strada ora è altrove — anche se potrebbe essere un errore.
Il vero coraggio nasce nell'incertezza.
È facile dividere ciò che è successo in bene e male per facilitare la partenza.
È difficile contenere tutto: la tenerezza e il dolore, ciò che ha dato e ciò che ha tolto, ciò che ha costruito e ciò che ha distrutto — e comunque concludere.
La vera maturità sta nell’accettare la complessità della vita.
È facile andarsene da ciò che è estraneo verso qualcosa di migliore.
È difficile lasciare ciò che è familiare e conosciuto per avventurarsi nell’ignoto.
È lì che nasce la vera libertà.
È facile andarsene con disgusto.
È difficile partire con la sensazione di pienezza, sapendo che è abbastanza.
Il cammino di un uomo maturo è segnato dal rispetto, non dal disprezzo.
È facile andarsene come un adolescente ferito, lottando per il proprio valore.
È difficile andarsene come un uomo adulto, piangendo ciò che si lascia, ma onorandolo.
La vera virilità non fa rumore: si manifesta nel saper salutare con dignità.
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